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11/23/2012 | Marcella Persola
Investire nei prodotti a lungo termine. E' stata questa la scelta effettuata dagli investitori in Europa, secondo quanto emerge dalla mappa trimestrale dell'industria targata EFAMA.
A livello di Ucits il trimestre si chiude con un saldo positivo di raccolta +20 miliardi, contro i 7 miliardi del trimestre precedente e i -83 miliardi dello stesso periodo dell'anno scorso. A livello di comparto quelli obbligazionari sono quelli che continuano a primeggiare con 50 miliardi di raccolta nel trimestre, seguiti dai bilanciati con 10 miliardi di raccolta. In terreno negativo invece i money market (-31 miliardi) e gli equity con -9 miliardi. Buona la performance dei fondi a lungo termine che hanno generato un flusso di raccolta di 51 miliardi contro i 8 miliardi del trimestre precedente e -78 miliardi del terzo trimestre del 2011.
Tra i paesi 40 hanno registrato una raccolta record nel terzo trimestre del 2012, con cinque paesi che hanno attratto un flusso netto superiore al miliardo. Si tratta di Lussemburgo (24 miliardi); Irlanda (19 miliardi), Regno Unito (2 miliardi), Norvegia (1 miliardo) e Danimarca (1 miliardo). La Francia invece è uno dei paesi che ha registrato il deflusso maggiore (22 miliardi) così come la Germania (1 miliardi). Lo stesso destino ha riguardato alcune regioni del Sud Europa come la Spagna (-3 miliardi) l'Italia (-1 miliardo), Grecia (-38 milioni) e il Portogallo (-31 milioni).
Secondo l'associazione questa maggiore appeal è dovuto all'iniezione di liquidità operata dalla BCE e di rifinanziamento che hanno consentito di non far precipitare la crisi del debito sovrano in Europa. E riconfermato anche dall'andamendo mensile dei fondi Ucits. Infatti nel solo mese di settembre i fondi a lungo termine hanno generato un flusso di 13 miliardi.
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