Il 90% delle nuove comunicazioni riguardo gli ordini di fondi cross-border utilizza gli standard ISO (International Organization of Standardisation). E' questo uno dei risultati che evidenzia il nuovo report emesso da EFAMA e realizzato in collaborazione tra l'associazione che riunisce i principali player attivi nell'industria del risparmio gestito europeo e SWIFT, società cooperativa che ha creato una piattaforma di comunicazione per il mondo finanziario. L'indagine condotta dalle due istituzioni mostra che è aumentato il volume degli ordini riguardanti i fondi comuni cross-border, e che tale dato è passato da 23,5 milioni del 2010 ai 25, 1 milioni del 2011. In particolare lo studio rimarca come l'utilizzo di processi automatici si sia stabilizzato a 75,6% degli ordini effettuati, in aumento rispetto ai 75,4% della fine del 2010. Questo in altri termini significa che circa 18,8 milioni di fondi sono stati ordinati in modo automatico. 

 

Un altro dato interessante che evidenzia il rapporto è come il mercato sia dominato dai transfer agent (TA), circa 31 banche depositarie in Irlanda e Lussemburgo, rappresentano più dell'80% del totale dei volumi degli ordini dei fondi di investimento di terze parti. Significativo su come il mercato si stia orientando.

Per Peter De Proft, direttore generale di EFAMA "E' importante che questo trend continui anche nel futuro anche parzialmente per compensare i costi addizionali che l'industria dei fondi comuni subirà in ordine alle nuove ondate di regolamentazioni che sono state imposte all'industria".