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10/26/2011 | Francesco D'Arco
Settembre da dimenticare per l'industria del risparmio gestito. Il setttore archivia il mese con deflussi pari a 6,05 miliardi di euro, portando a -14,46 miliardi il saldo da inizio anno. Il grosso dei deflussi riguardano soprattutto la gestione collettiva che chiude il mese di settembre con una perdita pari a -4,73 miliardi di euro, di cui 4,69 nei soli fondi aperti.
In particolare, tra i fondi comuni, crolla la raccolta dei fondi azionari (-1,15 miliardi), obbligazionari (-1,36 miliardi) e i fondi monetari (-1,03 miliardi). Un risultato che travolge anche i prodotti di diritto estero che, alla fine di settembre, registrano una raccolta netta negativa per 1,54 miliardi, contro i -3,16 miliardi dei prodotti italiani. Le gestioni di portafoglio registrano, invece, una raccolta netta negativa per 1,31 miliardi di euro.
Tra le 48 società monitorate da Assogestioni, solo 8 chiudono il mese di settembre con un saldo di raccolta positivo. In particolare si distinguono Poste Italiane (+247,7 milioni), Finanziaria Internazionale (+50,9 milioni), Mediolanum (+30,5 milioni), Kairos Partners (+29,3 milioni), Banca Profilo (+21,6 milioni), State Street Global Advisor (+17 milioni), Pensplan Invest (+16 milioni) e Banca Esperia (+11,5 milioni).
Tutte le altre devono fare i conti con saldi negativi che, per Pioneer Invesments (maglia nera), si traducono in deflussi superiori ai 2 miliardi.
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