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Sempre meno Italia nel risparmio gestito

9/16/2011 | Francesco D'Arco

La top ten del secondo trimestre per raccolta netta è dominata dalle società estere. Con solo tre eccezioni.


 

Secondo trimestre da dimenticare per l'industria del risparmio gestito. Tra aprile e giugno 2011 le sgr che operano in Italia hanno registrato deflussi pari a 6,71 miliardi di euro. Un dato in netto contrasto con i +1,4 miliardi archiviati tra gennaio e marzo. Complessivamente il settore ha archiviato i primi sei mesi dell'anno con deflussi pari a 5,28 miliardi di euro, risultato che non ha però impedito al patrimonio totale gestito di restare sopra quota 1.000 miliardi (in linea con i dati di marzo 2011).

 
Se si considera la sola attività relativa ai fondi comuni aperti il quadro cambia leggermente ma rimane comunque tendenzialmente negativo. In particolare tra aprile e giugno 2011 i fondi hanno registrato deflussi pari a 2,66 miliardi di euro, un lieve miglioramento rispetto ai -3,17 miliardi del trimestre precedente. Da inizio anno il saldo complessivo della raccolta netta dei fondi comuni aperti è pari a -5,83 miliardi di euro. In particolare evitano il segno meno solo i fondi azionari (+550 milioni nel I trimestre, +318 nel II trimestre), quelli bilanciati (-241, +684), i fondi flessibili (-398, +1,47 miliardi). Crollano, invece, i fondi di liquidità che tra primo trimestre (-3,6 miliardi) e secondo trimestre (-2,8 miliardi) registrano deflussi per oltre 6,4 miliardi di euro.

 
A livello societario, il secondo trimestre del 2011 conferma il predominio dei gruppi esteri che hanno chiuso il periodo compreso tra aprile e giugno con un saldo positivo per 3,38 miliardi di euro (+8,87 miliardi da inizio anno), contro i -6 miliardi dei gruppi italiani (-14,71 da inizio anno). E la classifica delle prime dieci società per raccolta netta nei fondi aperti tra aprile e giugno conferma il successo delle realtà straniere. Sono solo tre, infatti, le realtà italiane che riescono a conquistare un posto nella top ten: Gruppo Mediolanum, Banca Leonardo e Gruppo Generali. Il gruppo guidato da Ennio Doris conquista il terzo gradino del podio nel secondo trimestre con una raccolta netta pari a 589,9 milioni di euro, mentre Banca Leonardo e il gruppo Generali si fermano rispettivamente al settimo e al decimo posto con 144,1 e 55,6 milioni di euro. 

 
Il resto della top ten parla straniero con in vetta Franklin Templeton che, anche nel secondo trimestre del 2011, si conferma leader per raccolta netta nei fondi aperti con 2,87 miliardi di euro, seguita da Morgan Stanley che si ferma a 669,6 milioni di euro. Tra il quarto e il nono posto troviamo: Invesco (quarta con 340,7 milioni), Schroders (quinta con 267,4 milioni), Pictet A.M. (sesta con 263,4 milioni), Ubs (ottava con 62,5 milioni) e Aberdeen A.M. (nona con 57,8 milioni di euro).
 
Maglia nera, infine, per i due big italiani. Intesa Sanpaolo archivia il secondo trimestre con deflussi pari a 914,6 milioni di euro, Pioneer chiude con una raccolta negativa per oltre 1,16 miliardi di euro.
 

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