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11/29/2021
Dopo il crollo del mese di settembre torna ad accelerare la raccolta dell’industria italiana del risparmio gestito, che nel mese di ottobre registra nuove sottoscrizioni per 6,4 miliardi di euro, segnando il decimo mese consecutivo di flussi netti positivi. Grazie agli afflussi di ottobre il patrimonio netto complessivo dell’industria risale a 2.561 miliardi di euro, avvicinandosi al record di agosto. Sono alcuni dei dati principali rilevati da Assogestioni nell’ultima edizione della consueta Mappa mensile del risparmio gestito.
Scendendo nel dettaglio, le gestioni collettive hanno raccolto 3,4 miliardi di euro, di cui 2,7 miliardi si sono riversati nei fondi aperti e 673 milioni nei fondi chiusi. Le gestioni di portafoglio hanno raccolto 3 miliardi di euro, di cui 1,2 miliardi sono stati investiti nelle gestioni retail e 1,8 miliardi in quelle istituzionali.
Nell’ambito dei fondi aperti, brillano i fondi di lungo termine, con investimenti complessivi per 4,9 miliardi di euro, mentre i fondi monetari registrano forti deflussi, pari a 2,2 miliardi. Tra le macrocategorie, gli investitori hanno privilegiato le esposizioni azionarie, che hanno visto afflussi pari a 2,5 miliardi di euro, seguite dai fondi bilanciati, che hanno raccolto 1,8 miliardi di euro e dai fondi flessibili con 775 milioni. Hanno chiuso il mese quasi in pari i fondi hedge, con una raccolta netta pari a un milione di euro, mentre prosegue il momento negativo per i fondi obbligazionari, con deflussi nel mese pari a 203 milioni di euro. I fondi di diritto estero continuano a dominare la raccolta, con 2 miliardi di euro nel mese e quasi 52 miliardi da inizio anno, contro i 695 milioni dei fondi di diritto italiano a ottobre e i poco più di 3,5 miliardi di euro da inizio 2021.
A livello di singole società, sul primo gradino del podio per raccolta netta nel mese di ottobre si posiziona il Gruppo Intesa Sanpaolo, con 2,7 miliardi di euro, seguita da Poste Italiane con 1,1 miliardi di euro, da UBS Asset Management con 695 milioni e Anima Holding con 512 milioni. Tra le società peggiori in termini di raccolta troviamo Banca Generali con deflussi per 1,2 miliardi di euro, risultato che come precisa una nota del Gruppo è dovuto prevalentemente a flussi sui fondi monetari all'interno dei mandati assicurativi in gestione. Seguono il Gruppo BNP Paribas con -361 milioni e State Street Global Advisors con -324 milioni.
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