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3/25/2021 | Daniele Riosa
Decisa frenata della raccolta dell’industria italiana del risparmio gestito. Secondo i dati contenuti nella consueta mappa mensile diffusa dall’ufficio studi di Assogestioni, a febbraio gli afflussi ammontano a 2,1 miliardi di euro contro 12,5 miliardi di gennaio. Dall’inizio dell’anno la raccolta è a 14,6 miliardi di euro.
Dei 2,1 miliardi di raccolta netta, circa 2,2 miliardi di euro si sono riversati nelle gestioni collettive. Chiudono in negativo le gestioni di portafoglio: meno 89 milioni rispetto ai più 7,3 miliardi del primo mese dell’anno. Il patrimonio complessivo in gestione è pari a 2.416 miliardi di euro, anche grazie all’andamento dei mercati che ha inciso sui mandati istituzionali.
In questo mese i fondi aperti raccolgono quasi 2 miliardi, quelli chiusi 474 milioni. Scendendo nel dettaglio della raccolta dei fondi aperti, gli strumenti privilegiati dagli investitori, come a gennaio, sono stati i fondi azionari, che hanno registrato flussi in entrata per quasi 3,7 miliardi di euro, seguiti dai fondi bilanciati con investimenti per più di 1,2 miliardi di euro. Crollo dei monetari che passano da afflussi netti positivi per 1,7 miliardi di gennaio a meno1,4 miliardi.
Come a gennaio è negativo il bilancio per i fondi flessibili con disinvestimenti netti per quasi 1,2 miliardi. Anche gli obbligazionari chiudono in rosso a meno 237 milioni contro i più 903 milioni del primo mese dell’anno, mentre i fondi hedge hanno chiuso in sostanziale parità con un saldo di meno 10 milioni di euro (-11 milioni a gennaio).
Per quanto riguarda la nazionalità dei fondi aperti, il risultato del mese è stato ottenuto sostanzialmente grazie al contributo dei comparti di diritto estero che hanno ottenuto flussi per 2,2 miliardi di euro, mentre i prodotti di diritto italiano hanno segnato un rosso di 322 milioni, un dato però migliore dei meno 818 milioni di euro registrato nel primo mese dell’anno.
A livello di singole società, tra le prime venti, sul primo gradino del podio per raccolta troviamo Amundi con più 893 milioni di euro. Al secondo posto si posiziona J.P. Morgan Asset Management con 834 milioni. Sul terzo gradino del podio ecco Schroders con 578 milioni di euro. Quarta Intesa Sampaolo a più 392 milioni (a gennaio aveva chiuso a meno 948 milioni).
Tra i gruppi in rosso troviamo Generali a meno 2,6 miliardi. Il Gruppo precisa che “il risultato di raccolta registrato è dovuto principalmente a deflussi sui fondi monetari all’interno dei mandati assicurativi in gestione”. Chiudono col segno meno anche Anima con deflussi per 221 milioni e Mediolanum a meno 20 milioni di euro.
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