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Gestito, il Coronavirus si abbatte sulla raccolta

4/24/2020 | Daniele Riosa

Marzo, secondo quanto emerge dai dati forniti dall’Ufficio Studi di Assogestioni, si chiude con un meno 8,7 miliardi. I maggiori deflussi riguardano i fondi aperti: -10,794 miliardi. Tra le singole società, bene Poste che raccoglie 2,841 miliardi, male Intesa con 4 miliardi di deflussi


Un marzo in netta flessione per l’industria del risparmio gestito: il terzo mese dell’anno, secondo quanto emerge dai dati forniti dall’ufficio studi di Assogestioni, si chiude, infatti, con un meno 8,6 miliardi di euro, un dato che, come fa notare la stessa associazione, “è stato condizionato dalle tensioni sull’economia mondiale sorte per l’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del Covid-19".

Una performance negativa influenzata fortemente dalle gestioni collettive che nel complesso segnano una perdita di 10 miliardi e 500 milioni. I maggiori deflussi riguardano i fondi aperti (-10,794 miliardi). Reggono quelli chiusi (+282 milioni). Le gestioni di portafoglio segnano un più 1,842 miliardi, grazie alla raccolta degli istituzionali a più 2,585 miliardi. I retail chiudono in negativo con meno 742 milioni. I fondi aperti, complessivamente, registrano deflussi per più di 10 miliardi.

Nello specifico, quelli di lungo termine segnano una performance negativa di quasi 17 miliardi, con gli azionari a meno 4,114 e i bilanciati a meno 1,054. Crollo dei fondi obbligazionari che chiudono con deflussi di -8.591 miliardi, I flessibili segnano un -3.215. Gli hedge limitano le perdite con un meno 18 milioni. Unica eccezione i monetari con oltre 6 miliardi di raccolta.

Il patrimonio in gestione si attesta a 2.143 miliardi di euro per effetto della volatilità registrata sui mercati. Il 52% degli AUM (1.114mld) è investito nelle gestioni di portafoglio, il restante 48% (1.028mld) è impiegato nelle gestioni collettive.

Guardando alle singole società, tra le prime 20, spicca in positivo il gruppo Poste Italiane che raccoglie 2,841 miliardi. Bene BNP Paribas a più 273,7 milioni, Anima a quasi 225 milioni, Mediolanum a + 217 e Generali a più 94,2 milioni.

Tra quelle che segnano i maggiori deflussi troviamo Intesa San Paolo (meno 4 miliardi), Amundi a -1.985 miliardi, JP Morgan Am (-1.087,1), Invesco -703,9, Morgan Stanley - 539,5 milioni e Azimut a meno 502 milioni.

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