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9/5/2016 | Marcella Persola
Nel primo semestre del 2016 l'industria ha generato una raccolta di 28 miliardi di euro. Così secondo quanto riporta la mappa trimestrale di Assogestioni che monitora l'andamento della raccolta nel mondo del gestito i flussi in entrata totali nel secondo trimestre sono di circa 935 milioni. Il patrimonio è vicino ai massimi storici con oltre 1.187 miliardi.
Entrando nel dettaglio del secondo trimestre si evince che i fondi aperti hanno registrato un deflusso di circa 1 miliardo, a causa soprattutto dei fondi alternativi, visto che gli Ucits presentano una raccolta in nero di 602 milioni.
Tra i fondi aperti le categorie che hanno sostenuto la raccolta spiccano i flessibili (4,6 miliardi) e gli obbligazionari (3,68 miliardi), mentre profondo rosso segna la raccolta dei fondi monetari (-7,18 miliardi) e quella degli azionari (-2,71 miliardi).
Tra le società spicca Poste Italiane con 4,650 miliardi di raccolta, frutto della gestioni in prodotti assicurativi. Segue il gruppo Intesa Sanpaolo con 3,377 miliardi di flussi tra le entrate di Eurizon (raccolta positiva per 4,047 miliardi) e le uscite di Fideuram (raccolta in rosso per 670 milioni). Al terzo posto Ubi Banca con 1,457 miliardi. In fondo alla classifica invece il gruppo Generali con 9,101 miliardi di deflussi. Ma una nota del gruppo ha spiegato che il risultato è frutto principalmente di operazioni infragruppo. Segue Credit Suisse con -3,77 miliardi e Franklin Templeton Investments con -1,150 miliardi.
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