Non conosce soste la corsa dell'industria del risparmio gestito italiano e anche il primo trimestre 2015 si chiude all'insegna dei record. Sul fronte del patrimonio il settore, secondo i dati diffusi dall'Ufficio Studi di Assogestioni, il settore raggiunge a fine marzo quota 1.730 miliardi di euro segnando un balzo di circa 150 miliardi rispetto alla fine del 2014. Ma è sul fronte raccolta che gli associati Assogestioni spingono sull'acceleratore: dati alla mano in tre mesi l'industria raccoglie oltre 55 miliardi di euro, un dato quasi doppio rispetto ai 31 miliardi del quarto trimestre 2014.

 

A parte il solito boom di raccolta dei fondi aperti, che volano a quota 38,5 miliardi, il primo trimestre del 2015 si caratterizza per il forte exploit delle GPM retail e delle gestioni di prodotti assicurativi. Le prime chiudono il periodo preso in esame dall'Ufficio Studi di Assogestioni, con un saldo complessivo superiore ai 7 miliardi, contro i 2,9 del quarto trimestre 2014; le seconde, grazie ai 5,4 miliardi registrati tra gennaio e marzo portano il saldo degli ultimi sei mesi oltre quota 13 miliardi di euro.

 

A livello di singole società spicca sul podio il saldo del gruppo Intesa Sanpaolo, che chiude con 19 miliardi di raccolta netta grazie proprio alle GPM retail (+7,3 miliardi) e alle gestioni di prodotti assicurativi (+3,4 miliardi). A seguire il gruppo Unicredit (+6,5 miliardi) e il gruppo Generali (+3 miliardi). Subito sotto al podio spiccano due estere Amundi (+2,8 miliardi) e Invesco (+2,6 miliardi), seguite da Ubi Banca (+2,4 miliardi), Deutsche Asset and Wealth Management (+2,3 miliardi), Anima Holding (+2 miliardi), Pictet (+1,58 miliardi) ed M&G (+1,52 miliardi).