Boom di raccolta per l'industria dei fondi. Nel mese di giugno i flussi netti sono stati 13,835 miliardi contro i 7,145 miliardi del mese di maggio. Secondo i dati riportati da Assogestioni, l'associazione guidata dal direttore generale Fabio Galli (nella foto), a crescere sono state in particolare le gestioni di portafoglio che è passato da 932 milioni del mese di maggio ai 6,521 miliardi del giugno 2014.

In dettaglio nel mese di giugno i fondi aperti hanno generato una raccolta netta di 7,315 miliardi contro i 6,144 miliardi di maggio. Da inizio anno la raccolta netta totale die fondi aperti è stata di 41,852 miliardi. Entrando nel dettaglio dei fondi aperti sono i fondi a lungo termine quelli che hanno registrato il flusso maggiore con 7,49 miliardi. I fondi azionari sono protagonisti nel mese di giugno di una notevole crescita essendo passati da un flusso di 292 milioni ai 690 milioni di giugno e controbilanciano invece i flussi dei bilanciati che è passato da 887 milioni di maggio agli attuali 390 milioni di luglio. Exploit invece dei fondi obbligazionari, dati da alcuni sulla via del tramonto e invece protagonisti a giugno di un grosso exploit avendo registrato un flusso di 1,482 miliardi contro i 836 milioni di maggio. Lieve calo invece per i flessibili che sono ancora tra i fondi che raccolgono maggiormente su tutti gli altri comparti (4,026 miliardi) ma in calo rispetto alla raccolta del mese precedente (4,317 miliardi a maggio).

A livello di patrimonio il totale di asset dell'industria è di 1.456, 235 miliardi contro i 1.428,281 miliardi di maggio.

A livello societario si distinguono invece per raccolta Intesa Sanpaolo con flussi pari a 3,457 miliardi; Pioneer Investments con 2 miliardi; Iccrea con 1,601 miliardi; Poste Italiane con 1,157 miliardi queste ultime frutto soprattutto dal dato sulle gestioni di portafoglio istituzionali rispettivamente pari a 1,521 miliardi per Iccrea e 1,132 miliardi per Poste. Infine Fondaco con 1,06 miliardi di raccolta.