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3/8/2014 | Redazione Advisor
Mancano meno di tre settimane al Salone del Risparmio. Ma, soprattutto, mancano meno di tre settimane alla nomina del nuovo presidente di Assogestioni. Dopo le dimissioni di Domenico Siniscalco, comunicate il 12 novembre dell'anno scorso, l'associazione che riunisce le società di gestione del risparmio non deve semplicemente individuare una nuova guida, ma deve indicare la via che vorrà seguire nei prossimi anni. E il bivio dei soci di Assogestioni è uno solo: affidare la presidenza ad una figura esterna (come avvenuto finora) o nominare un rappresentante dell'industria e quindi una figura al vertice di una delle SGR associate ad Assogestioni?
In questi mesi le indiscrezioni sui possibili candidati alla presidenza non sono mancate. E molti sono stati i nomi emersi: Vittorio Grilli, Roberto Poli, Marco Onado sono solo alcune delle personalità indicate nei vari rumors di stampa. Tutti nomi che sembrano suggerire la via della figura "esterna".
Ma nelle ultime settimane qualcosa sembra essere cambiato sui tavoli di discussione delle SGR italiane ed estere associate ad Assogestioni e, anche se ancora l'unanimità intorno ad un nome non c'è, negli ultimi giorni è cresciuto il numero di sostenitori dell'attuale presidente "facente funzione": Giordano Lombardo (nella foto).
Il Group Chief Investment Officer di Pioneer Investments, che fino a metà novembre ricopriva il ruolo di vice presidente di Assogestioni, dal momento delle dimissioni di Siniscalco ha preso, come previsto dallo statuto, l'incarico di presidente. Quella che è stata una soluzione "obbligata" all'inizio, ora per molti soci sembra essere la miglior strada da seguire per il futuro.
Una spinta verso questa direzione è arrivata anche dalle vicende che ruotano intorno ad un'altra nomina: quella del presidente di Assoreti che, secondo indiscrezioni, sarà, a partire da quest'anno, un amministratore delegato di una delle principali reti di promozione finanziaria. Insomma una nomina "interna".
Cosa farà Assogestioni? Se il club dei favorevoli alla scelta interna, che è già molto numeroso e coinvolge molti operatori esteri, aumenta fino a raggiungere l'unanimità di consensi si arriverà alla nomina di Giordano Lombardo. Ma le incognite non mancano e la partita non è ancora chiusa.
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