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10/19/2012
Il rapporto semestrale di Assogestioni sui fondi immobiliari realizzato in collaborazione con IPD evidenzia un generale rallentamento dell’industria dei fondi immobiliari italiani.
La raccolta nel primo semestre dell’anno è stata pari a oltre 1,4 miliardi di euro e il volume delle attività si è attestato sopra la soglia dei 42 miliardi, con un incremento del 4,2% rispetto al semestre precedente.
Il patrimonio dei 185 fondi immobiliari censiti è stabile intorno alla quota dei 26 miliardi di euro.
L’offerta del settore è costituita per l’88% da fondi Riservati, che detengono un patrimonio di circa 21 miliardi di euro (20,8). Ai Fondi Retail, il 12% dell’offerta, spetta la gestione di un patrimonio superiore a 5 miliardi.
La composizione delle attività è ripartita per il 90% in immobili e diritti reali immobiliari.
Restano invariate le percentuali sul fronte delle destinazioni d’uso, dove il 54% degli investimenti è concentrato nel settore degli immobili adibiti a Uffici. Gli edifici adibiti ad attività Commerciale pesano per il 16%.
È pari al 9% la categoria Residenziale, mentre gli investimenti in caserme, centraline telefoniche e terreni (categoria Altro) sono pari al 8%.
A livello geografico Nord Ovest (45%) e Centro (33%) sono le aree in cui si registrano i principali investimenti. Cresce nel corso del semestre la percentuale investita nel Nord Est e all’Estero.
Nel corso del semestre sono stati istituiti 4 nuovi prodotti, non speculativi, costituiti mediante apporto e destinati a investitori qualificati.
Al 30 giugno 2012 più dell'77% dei fondi analizzati ha fatto ricorso alla leva, effettuando operazioni di finanziamento per incrementare le attività investite.
Il grado di utilizzo della leva, rapporto tra quanto ciascun fondo si è indebitato e quanto si sarebbe potuto indebitare, è oggi pari al 72%.
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