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7/24/2012 | Marcella Persola
Ancora un mese in profondo rosso. La raccolta dell'industria del risparmio gestito nel mese di giugno ha visto un deflusso di 4,6 miliardi, contro i -1,156 miliardi del mese precedente. Da inizio anno il dato complessivo di raccolta è negativo per 10, 121 miliardi. Insomma un anno da dimenticare.
I prodotti obbligazionario continuano ad essere la fonte principale di entrata per l'industria e nel mese di riferimento hanno generato un flusso di 498 milioni, anche se minore rispetto al mese di maggio quando il flusso totale era stato di 851 milioni. Come la fotografia del mese precedente, anche a giugno sono i fondi di diritto esterno ad essere in terreno positivo con un flusso di 120 milioni, contro i deflussi di 1,994 miliardi dai fondi di diritto italiano. E' fuga soprattutto dai mercati azionario -767 milioni, e dai flessibili (-676 milioni), ma non si trovano in condizioni migliori i monetari (-621 milioni).
Nonostante questo scenario così travagliato il patrimonio cresce a 954 miliardi contro i 950 circa del mese precedente.
Entrando nel dettaglio dei protagonisti possiamo evidenziare come Poste Italiane, Franklin Templeton e il gruppo Azimut siano ai vertici della classifica per raccolta netta con un flusso rispettivamente pari a 267,5; 225,5 e 191,3 milioni. Seguono le francesi Axa e il gruppo Bnp Paribas con un flusso di 158 e 153,1 milioni.
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