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ConsulenTia 23, l'occasione per "allungare il passo"

3/11/2023

I dieci anni dell'evento, che si terrà a Roma dal 14 al 16 marzo, sono l'occasione per fare il punto su antiche sfide che sono lontane dall'essere superate.


“Allungare il passo” e rafforzare la quota di mercato degli associati al di fuori dei tradizionali confini dell’associazione. È questo uno degli obiettivi che Anasf si è posta sotto la presidenza di Luigi Conte. La presidenza Enasarco e l’accordo strategico con Confesercenti sono gli esempi più evidenti di una sfida che sarà ribadita in occasione di ConsulenTia. Settimana prossima, dal 14 al 16 marzo a Roma, l’evento, dedicato al mondo della consulenza finanziaria, celebra quest’anno il suo decimo anniversario: quale migliore occasione per tirare un bilancio dei risultati raggiunti e guardare al futuro concentrandosi su quelle che saranno le sfide da affrontare e, possibilmente, vincere?

 

I dieci anni di ConsulenTia, per noi di ADVISOR (che distribuiremo in occasione dell’evento un numero che vedrà in copertina Luigi Conte e all’interno diverse inchieste dedicate agli ultimi dieci anni della consulenza finanziaria, ndr.), sono stati l’occasione per fare il punto su antiche sfide di cui ogni tanto si torna a parlare, ma che sono lontane dall’essere superate: il ricambio generazionale e la diversity. Su entrambi i temi i numeri sono impietosi: lato giovani, secondo i dati OCF, solo il 3,2% dei consulenti finanziari ha meno di 30 anni. Tra le singole reti, le realtà più virtuose, registrano una quota di under 35 pari a circa il 13%. 

 

Lato donne, invece, sempre secondo i dati OCF, in un decennio si è passati da una quota di consulenti al femminile pari al 17,4%, all’attuale 22%. Una crescita lenta se si considera, che in questi anni, il principale bacino di reclutamento è stato il mondo bancario che, storicamente, è ricco di figure femminili.

 

I numeri mostrano una grande verità: i programmi per avviare il ricambio generazionale e per agevolare l’ingresso delle donne nella professione sono acerbi. Sul fronte giovani i diversi progetti di formazione universitaria e post universitaria dedicati al mondo della consulenza, nati in questi anni, aiuteranno a creare una nuova ondata, grazie anche ai diversi progetti delle reti che sembrano sempre più concreti. Ma si procede a rilento rispetto ai tanti annunci degli ultimi anni. 

 

Sul fronte donne il ritmo è ancora più lento. Quello che manca è una proposta che non si concentri tanto su una distinzione di genere ma che metta tutti gli individui (uomini e donne) a valutare con serenità l’opportunità di intraprendere o meno la professione del consulente finanziario. Ci concentriamo troppo sul tema economico, ma forse la parità la si raggiungerà quando si considereranno allo stesso modo la variabile tempo e la variabile denaro

 

Il dibattito è articolato e richiede lunghe riflessioni perché tocca temi “culturali” troppo radicati, ma non inamovibili. L’industria può agire prima di altre perseguendo quel principio di “uguale statura” tra individui tanto difeso, ad esempio, da giuristi come Ruth Bader Ginsburg. L’industria vincerà la sfida quando saprà approcciare la diversity eliminando ogni forma di distinzione nelle proposte messe in campo. Chissà se al prossimo anniversario di ConsulenTia potremo accantonare questi temi.

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