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6/26/2020 | Redazione Advisor
Maurizio Bufi, presidente di Anasf, intervistato dal Messaggero, fa il punto sulla situazione del risparmio gestito italiano che a maggio segna un rimbalzo positivo. “E' la dimostrazione – sottolinea al quotidiano romano - che c'è un modello di servizio che funziona: un modello nel quale il consulente finanziario ha un ruolo centrale. Il mondo della nostra professione si è dimostrato resiliente, ha saputo accompagnare i sobbalzi emotivi, riconducendo a razionalità i comportamenti della clientela. A noi spetta il compito di gestire professionalmente la relazione con il cliente, attraverso la conoscenza dei mercati finanziari”.
E sulla tecnologia digitale dice: “Ci è venuta incontro, favorendo il rapporto tra l'industria del risparmio, le fabbriche prodotto, le reti distributive e la clientela. Il ruolo del consulente aggiunge Bufi - si è saputo rapidamente evolvere e innovare, nonostante quell'elemento anagrafico che rende i nostri colleghi, sulla carta, poco inclini all'uso delle nuove tecnologie. La realtà ha smentito i preconcetti”.
Bufi chiude con una stoccata alle Reti sul ricambio generazionale: "Qualche responsabilità è in capo alle Reti che hanno preferito acquisire risorse umane, arruolando molti ex bancari usciti come prepensionati in questi anni dagli Istituti di credito, piuttosto che affidandosi all'apporto delle giovani generazioni. Comprensibile sotto l'aspetto commerciale, miope sotto quello strategico”.
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