"Non posso che prendermi la responsabilità della sconfitta", così Angelo Cerea, candidato presidente della Lista 1 e vera alternativa a Maurizio Bufi, ha commentato l'esito delle elezioni Anasf. "La Lista 1 poteva contare su circa 3000/3200 voti, ne abbiamo ottenuti solo 2.230. Il grosso di quel 30% di soci che non hanno votato erano nostri elettori, non possiamo che assumerci la responsabilità di questa sconfitta" continua Cerea che guardando al congresso di Parma, e ai suoi 51 delegati, torna a concentrarsi sul futuro dell'associazione: "Sarà importante capire come Maurizio Bufi pensa di dover impostare la sua presidenza" afferma "noi volevamo dare una svolta all'associazione e portare aria nuova. Purtroppo non ci siamo riusciti".

Di tutt'altro tenore i commenti dell'altro vincitore delle elezioni Guido Rispoli che ha portato avanti la campagna elettorale della Lista 2 apparentata con la Lista 3 di Maurizio Bufi. "Siamo assolutamente soddisfatti" afferma Rispoli "anche perché la lista 2 è riuscita ad ottenere voti superiori a quelli delle altre due liste 4 e 5, dimostrando che la carta vincente nell'associazione oggi è la trasversalità. Noi rappresentiamo diverse anime dell'associazioni e questo ci ha permesso di concentrarci sulla qualità del lavoro e su temi che riteniamo fondamentali". E Rispoli guarda già al congresso di Parma dove è pronto a chiedere il consenso ai colleghi sconfitti, a patto che si rispetti "la linea di chi ha vinto".

Emerge infine un certo rammarico dalle parole di Franco Ragone candidato della Lista 4 che non ha raggiunto il 10% dei voti e che sperava "di poter cambiare qualcosa nella vita di questa associazione". Ma ammette che è stata "una campagna elettorale difficile" e al Congresso i delegati della sua lista porteranno avanti con lo stesso impegno dimostrato in questi mesi, le idee della lista da lui rappresentata.