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4/21/2011 | Francesco D'Arco
Ha iniziato l'attività di consulente finanziario (ex-promotore finanziario) nel 1985. L'anno dopo si è iscritto all'Anasf svolgendo il ruolo di coordinatore per la regione Umbria. Nel 1998 è stato eletto componente del Consiglio Nazionale e nel 2000 è stato confermato Commissario supplente per l'Albo dell'Umbria. Nel 2006 è stato nominato Coordinatore del Comitato scientifico Efpa Italia e negli ultimi quattro anni ha ricoperto il ruolo di Vicepresidente dell'associazione.
E' questo l'identikit di Maurizio Bufi, consulente finanziario (ex-promotore finanziario) di Sanpaolo Invest Sim e candidato presidente della Lista 3, che con il 37,7% dei voti ha vinto le elezioni dell'Anasf. Vittoria che diventa ancora più eclatante se si considera che la Lista 3 e la Lista 2, che si sono presentate fin da subito apparentate, hanno ottenuto la maggioranza assoluta con il 54,4% delle preferenze. Numeri che rendono, sulla carta, la nomina di Bufi una pura formalità (si ricorda che l'elezione del presidente dell'Anasf, da parte dei delegati eletti dagli associati, avviene nel corso del Congresso Nazionale, che si terrà a Parma il prossimo 12-15 maggio).
Eppure Maurizio Bufi, raggiunto da AdvisorOnline, non vuole sentir parlare di formalità e, nel pieno rispetto delle regole, per ora non vuole essere chiamato presidente. "Quello di oggi è un risultato importante per la lista che rappresento e per la Lista 2 apparentata con la nostra" chiarisce subito Bufi. "Usciamo da questo voto con un successo sul fronte del numero di delegati (91 su 166 totali, ndr): la nostra è sicuramente una vittoria incontrovertibile, ma l'elezione del presidente avverrà nel corso del congresso nazionale".
Una cosa però è certa, "gli elettori hanno scelto per l'Anasf la continuità" commenta Bufi. "Le due liste apparentate, e in modo particolare la Lista 3, hanno trasmesso fin da subito un messaggio chiaro di continuità con gli ultimi 8 anni di presidenza Conti Nibali. Otto anni importanti e significativi sul fronte dei risultati raggiunti".
E se agli elettori manda un messaggio di gratitudine, ai colleghi che hanno perso la tornata elettorale invia un messaggio altrettanto chiaro: "c'è un momento per la competizione e un momento per la condivisione. Questo passaggio, naturalmente, non è immediato ma deve essere accompagnato da accordi e prospettive comuni". E questi accordi non potranno che emergere al Congresso Nazionale del 12-15 maggio.
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