Il numero 13 del Magazine della fondazione ENASARCO riporta in primo piano una lunga e articolata intervista con il Presidente Boco, che si dice complessivamente soddisfatto del lavoro svolto per mettere in ordine i conti della fondazione e garantire prospettive serene ai futuri pensionati dell'Ente.

Nella sua disamina, tuttavia, non può fare a meno di denunciare "una serie di elementi di criticità degli investimenti passati" (relativamente alla gestione finanziaria), e la necessità di "mettere a punto procedure, regolamenti, controlli per impedire il ripetersi  di scelte fondate su meccanismi decisionali poco trasparenti o non efficienti, tali da non potere garantire i migliori risultati per gli investimenti della Fondazione".  E ancora , è sempre Boco che parla, "chiameremo a rispondere delle scelte sbagliate chi le ha determinate, con l'avvio di un'azione di responsabilità ".

Finalmente, nero su bianco, dall'interno di ENASARCO, direttamente dal Presidente, si ammette quanto per anni abbiamo denunciato, inascoltati, a tutti i livelli: una gestione scriteriata, opaca, inefficiente ha creato certamente danni per i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari), costretti senza validi motivi a un obbligo contributivo capestro.

Un'ammissione che giunge in un momento in cui fioccano in continuazione interrogazioni parlamentari che sembrano fare emergere ulteriori elementi di preoccupazione.

Non riteniamo ulteriormente possibile rinviare un'indagine approfondita sulle modalità con cui è stato gestito il patrimonio dell'Ente, ripartendo dagli esiti dell'ultimo commissariamento e verificando se tutto, da allora, sia andato avanti nel rispetto delle regole.

I consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) hanno sempre avuto l'impressione, parlando di ENASARCO, di sbattere contro muri di gomma, politici ed istituzionali: sarà questa la volta buona per aprire finalmente gli armadi?

 

* consulente finanziario (ex-promotore finanziario)