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1/15/2014 | Redazione Advisor
Consulenza salva. A una prima lettura sembra che il testo della Mifid II che pone al centro la tutela del cliente e dell'investitore non stravolga il contesto nel quale si trovano a operare i consulenti finanziari (ex-promotori finanziari). Il testo approvato dal Parlamento Europeo che non è ancora quello definitivo, che sarà disponibile a breve, rimarca quanto Anasf ha sempre sostenuto in Europa. Così sottolinea Vania Franceschelli, responsabile dell'area estero dell'associazione, che raggiunta da Advisoronline esprime a caldo un suo giudizio positivo sul testo, indicando che pone "al centro l'interesse e la tutela dell'investitore, sottolineando che il consulente dovrà proporre al cliente dei prodotti adeguati, così come Anasf abbiamo sempre sostenuto". Seppure non sia il testo definitivo l'orientamento è quello di aver posto dei freni all'attività dei consulenti, per la tutela dell'investitore, ma evitando di stravolgere il concetto di consulenza, quindi non vietando l'inducements.
Infatti il testo chiarisce che la maggiore protezione dell'investitore si è ottenuta mediante l'introduzione di migliori requisiti organizzativi, come la protezione dei beni del cliente o di gestione del prodotto, che anche con il potenziamento del ruolo degli organi di gestione. Il nuovo regime prevede anche nuove regole di condotta anche sulle prove di idoneità e le informazioni da condividere con i clienti. E sul fronte della consulenza indipendente è fatta chiarezza che il distinguo tra quella indipendente è basata sugli incentivi.
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