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PF-OAM, Federpromm: "Governo sanguisuga"

10/29/2012 | andrea.giacobino

La doppia iscrizione dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) all’Albo e all’OAM? Un provvedimento conto il quale combattere, frutto della politica di un Governo “sanguisuga”. Anche la Federpromm per bocca del suo segretario generale Manlio Marucci prende posizione sul tema scottante.


 

La doppia iscrizione dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) all’Albo e all’OAM? Un provvedimento conto il quale combattere, frutto della politica di un Governo “sanguisuga”. Anche la Federpromm per bocca del suo segretario generale Manlio Marucci prende posizione sul tema scottante.

“E’ nota la polemica - esordisce Marucci - che è intervenuta da parte dei consulenti finanziari (ex-promotori finanziari) che attraverso le associazioni di categoria hanno cercato di osteggiare in tutti i modi anche questa doppia iscrizione all’OAM. avendo già tutti i requisiti per aver sostenuto un esame di abilitazione presso la Consob”. Il provvedimento dell’esecutivo è, sostiene il segretario generale della Federpromm, “una vera assurdità. Come già era successo per l’iscrizione di questa figura professionale nel 2007 al Registro degli Intermediari assicurativi (RUI) tenuto dall’Isvap, ora questo triplice balzello che obbliga all’iscrizione sia all’Albo dei Consulenti (ex-promotori), all’albo degli agenti e mediatori, nonché al mantenimento di iscrizione al Registro RUI dell’Isvap non fa che complicare ancora di più le cose”.

“Infatti - continua Marucci - dovendo sottoporre alla potenziale clientela ulteriori documenti per facilitarne la trasparenza, in realtà il provvedimento obbliga il soggetto collocatore - attraverso il pf - a spiegare la natura d ei vari tipi di contratti da sottoscrivere complicandone il servizio e la sua finalità. Sicuramente questo ulteriore incarico grava ulteriormente di obblighi professionali il consulente finanziario (ex-promotore finanziario) che lo sottopone al controllo di tre Organismi senza che il cliente possa trarne alcun beneficio. Inciderà infatti molto l’aggravio dei costi a suo carico, non solo: ridurrà sensibilmente le sue capacità reddituali, ultimamente lacerate da una recessione che si trascina da oltre 4 anni e di cui non si ne vede ancora la fine”. Il segretario generale accusa come “illogica quando assurda” la pretesa del Governo Monti: “con la scusa della crisi, il Governo infatti vuole solo fare cassa a danno delle professioni meno protette. Con tale provvedimento si stima che l’universo dei pf si ridurrà ulteriormente, privando il mercato finanziario di seri professionisti e creando altri disoccupati”. “Come sostiene la Federpromm - conclude Marucci - la tanto sbandierata sburocratizzare del Paese, in realtà complica ancora di più le cose a danno della trasparenza del mercato e dei comportamenti di correttezza delle istituzioni verso i risparmiatori. Pensiamo che sia arrivato il momento di una presa di coscienza collettiva seria ed efficace per rimettere in discussione tali pretestuose e incoscienti azioni da sanguisuga”.

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