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12/18/2012
I prestiti in sofferenza delle banche italiane continuano a salire a causa della recessione in atto. Il rapporto mensile dell'Abi segnala che nei dodici mesi fino a ottobre quelle nette sono aumentate complessivamente di oltre 12 miliardi (più di un miliardo al mese) superando i 68 miliardi. In rapporto agli impieghi totali ammontano al 3,5% (2,88% nell'ottobre del 2011). A fine ottobre le sofferenze lorde erano pari a circa 120 miliardi, 2,2 miliardi in più rispetto a settembre.
Il rapporto dell'Abi mette poi in evidenza un balzo dei depositi a novembre del 6%, il valore più sostenuto dal febbraio del 2010. Un andamento, spiegano dall'Abi, che riflette la situazione di incertezza e la preferenza per la liquidità). Dal rapporto Abi emergono anche le difficoltà di provvista dall'estero delle banche italiane: in un anno (ottobre 2011-ottobre 2012) il flusso netto di provvista dall'estero è risultato negativo per 69 miliardi. Dall'Abi segnalano anche l'ulteriore restrizione dello spread tra i tassi sui prestiti e sulla raccolta che sta penalizzando la redditività del comparto: a novembre il differenziale è sceso a 168 punti base (169 a ottobre) nuovo minimo storico inferiore di 55 punti base rispetto allo spread del novembre 2011.
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