Goldman Sachs archivia il secondo trimestre del 2023 con un utile netto in deciso calo: 1,22 miliardi di dollari, meno 58% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. A fare da freno, le perdite connesse ad investimenti nell'ambito della divisione Asset & Wealth Management, da cui la banca prevede di uscire, e le minusvalenze legate alla vendita di GreenSky.

Venendo all'EPS diluito, si constata una diminuzione del 60% a 3,08 dollari, una cifra però inferiore rispetto a quella prevista: 3,16-3,18 USD. Anche i ricavi segnano un meno 8% a 10,9 miliardi di dollari, ma superano i 10,6-10,7 miliardi attesi dagli analisti. Il Roe è al 4%. 

David Solomon, presidente e ceo di Goldman Sachs, commenta così i dati: "Il secondo trimestre riflette la continua realizzazione strategica dei nostri obiettivi. La divisione Global Banking & Markets ha prodotto solidi rendimenti in un contesto con livelli di attività ciclicamente bassi e siamo rimasti al primo posto nelle fusioni e acquisizioni completate, a testimonianza della nostra clientela di prim'ordine. La divisione Asset & Wealth Management ha raggiunto Asset under supervision record, commissioni di gestione e altre commissioni record e ricavi netti record nel private banking e nei prestiti”.

E per il futuro Solomon si dice "pienamente fiducioso che l'esecuzione costante ci consentirà di raggiungere i nostri obiettivi di rendimento lungo tutto il ciclo e di creare valore significativo per gli azionisti".