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2/18/2015
Il gruppo Cariparma, controllato italiano di Crédit Agricole, ha chiuso il 2014 con un utile netto di 182 milioni di euro, in aumento del 21% rispetto al risultato di un anno fa. A fare da propellente soprattutto la gestione operativa, migliorata del 14% a 771 milioni. Nel frattempo sono calati il costo del credito, del 13% a 459 milioni, e gli oneri operativi, del 3% a 958 milioni. Il gruppo ha trovato altresì conferma della propria solidità patrimoniale, con l'indicatore Common Equity Tier 1 al 10,9% e il Total Capital ratio al 13,2%. La raccolta netta è cresciuta dell'1,5% a 37,1 miliardi e gli impieghi del 2,4% a 37,3 miliardi, con un livello di Lcr al 137%.
La massa amministrata del gruppo è cresciuta dell'8% a 94,1 miliardi di euro, mentre i nuovi clienti sono stati 115.000. Più che soddisfacente anche il livello di liquidità: la raccolta diretta, pari a 37,1 miliardi di euro, è in crescita del +1,5% rispetto a fine 2013, anche grazie al collocamento di un covered bond sul mercato.Gli impieghi si posizionano a 37,3 miliardi di euro, in crescita del +2,4%. La raccolta indiretta si attesta a 57 miliardi di euro. Sostenuta la performance della raccolta gestita (+20%), trainata da un collocato di oltre 6 miliardi di euro (+56% a/a) tra fondi comuni, Sicav e prodotti assicurativi.
Segno positivo anche per la raccolta amministrata (+7,2%), in parte determinata dal miglioramento delle quotazioni dei titoli. L'istituto nel frattempo ha limitato l'incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi al 2,9%, vantando un rapporto di copertura sul livello dei crediti deteriorati del 39% e delle sofferenze del 58%. La banca ha infine confermato il proprio piano di investimenti 2014 - 16 (300 milioni di cui 90 solo lo scorso anno).
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