Morgan Stanley ha più che raddoppiato l'utile nel 2014 a 6,15 miliardi di dollari da 2,97 miliardi di dollari nel 2013. I ricavi lo scorso anno sono aumentati del 5% a 34,27 miliardi di dollari da 32,49 miliardi nell'anno precedente. Lo comunica il gruppo americano, che nel quarto trimestre ha accusato un calo del 38,4% dell'utile netto a 1,04 miliardi rispetto a un anno prima (1,69 miliardi). Il fatturato trimestrale è sceso a 7,76 miliardi, da 7,84 miliardi un anno prima. Sui conti della banca americana ha pesato il rallentamento delle attività di brokeraggio. Il Common Equity Tier 1 (Cet 1) a fine 2014 si attesta intorno al 14,2%.

Considerando le diverse attività del gruppo, la gestione patrimoniale ha registrato nell'anno un utile ante imposte per 3 miliardi, da 2,6 miliardi nel 2013, l'investment management un utile pre-tasse per 664 milioni (da un miliardo), e institutional securities un utile ante imposte per 2,7 miliardi (da 946 milioni). Nel quarto trimestre la gestione patrimoniale ha segnato una crescita dell'utile ante imposte a 736 milioni (da 715 milioni un anno prima), mentre il risultato era negativo per 6 milioni per l'investment management (da un utile pretasse per 331 milioni un anno prima) e per institutional securities (-863 milioni rispetto a perdite ante imposte per un 1,2 miliardi di dollari.