Banca Mps: sui conti pesa l'esame della Bce. Vola il gestito
11/13/2014
La banca chiude i primi 9 mesi con un rosso di 1,15 miliardi di euro a seguito di rettifiche sui crediti e accantonamenti. Cresce del 12% la raccolta tramite fondi, polizze e gestioni patrimoniali a oltre 50 miliardi
Banca Mps chiude i primi 9 mesi del 2014 con una perdita di 1,15 miliardi di euro (-797 milioni nel solo terzo trimestre), in peggioramento dai -518 milioni registrati nell’analogo periodo del 2013, a seguito di rettifiche di valore sui crediti per 1,25 miliardi di cui 790 milioni legate alla valutazione emersa dagli esami della Bce, e 300 milioni di accantonamenti per l’uscita di 1.300 risorse e la chiusura di 150 filiali entro la metà del prossimo anno.
Al netto delle rettifiche di valore e di componenti non ricorrenti, il risultato operativo è pari a circa 1,6 miliardi di euro, in crescita del 16,6% sull’anno precedente. Il margine di interesse è calato del 2,5% a circa 1,55 miliardi di euro per la rideterminazione del calore del rimborso dei Monti bond (147 milioni) a fine marzo. Le commissioni nette, invece, aumentano del 3,2% a 1,29 miliardi grazie all’aumento dei proventi dalla gestione del risparmio sostenuti dai collocamenti, principalmente fondi, cresciuta del 9,4% in un anno.
La raccolta indiretta tramite risparmio gestito, infatti, ha chiuso i primi 9 mesi con volumi per 50,4 miliardi di euro (+11,7% in un anno), grazie alla componente assicurativa, pari a circa 22,7 miliardi di euro (+4,4% da inizio anno), che ha beneficiato, nel terzo trimestre di una raccolta premi pari a circa 1,5 miliardi di euro, sostenuta dai prodotti unit linked, e ai fondi comuni e sicav, pari a 21 miliardi (+23% da inizio anno), grazie a flussi netti registrati nel terzo trimestre per circa 1,1 miliardi di euro concentrati sugli strumenti a capitale garantito. Le gestioni patrimoniali sono risultate pari a circa 6,3 miliardi (+5,5% da inizio anno), mentre le consistenze di risparmio amministrato ammontano a 57,6 miliardi, in calo dell’1,2% da inizio anno. La raccolta diretta, pari a circa 127 miliardi di euro, ha registrato una flessione del 2,5% nello stesso periodo. Gli oneri operativi sono scesi di 110 milioni (-5,2%) beneficiando della riduzione degli organici, mentre sotto il profilo patrimoniale, la banca ha raggiunto un CET1 ratio phased-in del 12,8% e un CET1 fully phased del 11,4%, nonostante gli impatti derivanti dalla CFR siano stati integralmente recepiti al 30 settembre 2014.
Per conoscere, infine, l'ammontare effettivo del nuovo aumento di capitale del Monte Paschi di Siena per coprire il fabbisogno emerso dagli esami della Bce bisognerà aspettare la primavera 2015. "Sarà deciso solo il prossimo anno, quando verrà lanciato" hanno indicato l'a.d. Fabrizio Viola nel corso della conference call con gli analisti sui conti del trimestre. La banca nei giorni scorsi ha annunciato un aumento fino a 2,5 miliardi, ma i vertici hanno detto di non potere indicare al momento se l'aumento potrà essere limitato a meno di 2 miliardi.
Condividi
Seguici sui social
Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione