Sui conti pesa l'accordo legale con gli USA da 2,6 miliardi di franchi per aver favorito l'evasione fiscale di alcuni cittadini statunitensi. Il fatturato nel primo semestre cala del 7%
Credit Suisse chiude il secondo trimestre in rosso per 700 milioni di franchi svizzeri a causa dell'impatto sui conti dell'accordo legale raggiunto con gli Stati Uniti d’America due mesi fa con cui la banca si è impegnata a pagare 2,6 miliardi di dollari per aver favorito alcuni evasori fiscali americani. Nello stesso periodo del 2013 Credit Suisse aveva registrato un utile pari a 1,05 miliardi di franchi svizzeri.
La perdita era comunque stata prevista dalla banca che, al momento della firma dell'accordo con le Autorità a stelle e strisce, aveva annunciato una riduzione di circa 1,8 miliardi di euro dall'utile del secondo trimestre del 2014. Nel secondo trimestre, comunque, il fatturato netto è calato del 6% a 6,43 miliardi di franchi dai 6,8 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno.
Quanto ai risultati del primo semestre, la banca elvetica ha registrato un fatturato di 12,9 miliardi di franchi dai 13,8 miliardi di un anno fa (-7%) e un utile di 159 milioni di franchi (2,3 miliardi nel primo semestre 2013).
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