Il margine di interesse cresce del 9%. Lo stock di crediti deteriorati lordi mostra a marzo 2014 i primi timidi segnali di miglioramento. Indagati i dirigenti dell'istituto in un'inchiesta della Procura di Bergamo per ostacolo alla vigilanza
UBI Banca raddoppia i profitti del primo trimestre, che si attestano a 58,1 milioni di euro (+120%) dai 26,5 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. I primi mesi del 2014, si legge in una nota, hanno evidenziato il buon andamento del margine d’interesse a 454 milioni dai 417 milioni di un anno prima (+8,9%), in gran parte grazie alla buona evoluzione dei risultati dell’intermediazione con la clientela, per quanto i volumi intermediati continuino, pur in presenza dei primi segnali positivi relativi alle nuove erogazioni, a essere in flessione. I proventi operativi si sono attestati a 853,4 milioni di euro, segnando un incremento del 6,7% rispetto ai 799,8 milioni del primo trimestre del 2013 grazie alla dinamica dei ricavi “core”.
La raccolta diretta totale cala a 90,8 miliardi rispetto ai 92,6 di dicembre 2013, mentre quella indiretta da clientela ordinaria risulta in crescita a 73,4 miliardi rispetto ai 71,7 miliardi di fine dicembre 2013, con un’evoluzione positiva di tutte le componenti: il risparmio gestito si è portato a 27,9 miliardi (+0,3%), la raccolta assicurativa è salita a 11,9 miliardi (+1,3%), la raccolta amministrata si attesta a 33,6 miliardi (+4,7%). Il patrimonio netto consolidato si attesta a 10.667 milioni di euro (10.339 milioni di euro a fine dicembre 2013).
Relativamente alla qualità del credito, lo stock di crediti deteriorati lordi (sofferenze, incagli, ristrutturati e scaduti/sconfinanti) mostra a marzo 2014 i primi timidi segnali di miglioramento, registrando una lieve diminuzione a 12.659 milioni (12.674 a dicembre 2013). Nel dettaglio, l’ammontare delle sofferenze nette risulta pari a 3.548 milioni (3.437 milioni a dicembre 2013), con un’incidenza sul totale crediti netti del 4,07%. La copertura delle sofferenze si attesta al 41% rispetto al 41,6% di dicembre 2013 per effetto dell’ingresso di posizioni solidamente garantite nel primo periodo dell’anno. Al 31 marzo 2014, il gruppo contava 18.379 dipendenti rispetto a 18.338 di fine dicembre 2013. Gli sportelli dagli 1.724 del primo trimestre passeranno a 1.673 a maggio 2014.
La nota riporta, infine, la prima applicazione della metodologia di calcolo prevista da Basilea 3 per gli indici patrimoniali. In particolare il Common Equity Tier 1 ratio “phased in” al 31 marzo 2014 è pari al 12,2% (non include l’autofinanziamento di periodo), mentre il Total capital ratio “phased in” è pari al 17,7%, dopo il rimborso degli strumenti di tier 1. Il Common Equity Tier 1 ratio stimato a regime è pari a circa il 10,5%.
L'INCHIESTA DELLA PROCURA DI BERGAMO SUI VERTICI
Intanto, proprio nel giorno di presentazione della trimestrale, è giunta la notizia del coinvolgimento degli attuali dirigenti ed ex dirigenti di UBI Banca, tra cui i top manager Franco Polotti, Andrea Moltrasio e Victor Messiah, nell'ambito di un’inchiesta della Procura di Bergamo, in cui è indagato anche Giovanni Bazoli, per ostacolo alle funzioni di vigilanza; per quanto riguarda gli ex vertici di UBI Leasing e Giampiero Pesenti (Italcementi), i magistrati ipotizzano altri reati che vanno dalla truffa al riciclaggio.
Per approfondire la notizia vai al sito dell'agenzia Ansa e Reuters.
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