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Eurovita, pronta la strategia per garantire i riscatti

6/22/2023 | Redazione Advisor

Le compagnie assicurative darebbero alle banche, come garanzia, i titoli di Stato che sono sottostanti alle polizze, a fronte di finanziamenti di durata di 8 anni


La strategia messa a punto per il salvataggio di Eurovita (leggi qui le news relative),potrebbe concretizzarsi prima della fine di giugno. Come si legge su Il Sole 24 Ore, sono una trentina le banche, di piccoli e grandi dimensioni, coinvolte nell’operazione.

Non soltanto gli istituti, soprattutto piccoli e medi, che hanno collocato le polizze a capitale garantito (almeno la gran parte di essi), ma anche chi ne ha collocate poche e chi non ne ha collocata nessuna. Sono tutti al tavolo con il commissario, Alessandro Santoliquido, e le cinque compagnie, Generali, Poste, Allianz, Intesa Sanpaolo e Unipol, per garantire la liquidità, sotto forma di prestiti, che sarà necessaria per far fronte a un'eventuale forte richiesta di riscatti.

L'ammontare complessivo delle polizze garantite emesse da Eurovita è pari a circa 9 miliardi. La strada per uscire dall'impasse, che nei giorni scorsi stava tenendo al palo il negoziato, è stata la disponibilità di buona parte del mondo bancario a entrare nella partita per non lasciare tutto il carico sulle banche di dimensioni minori. Per alcune di queste una importante mole di riscatti rispetto a quanto collocato poteva comportare un default. Quello che si legge, quindi, in controluce è che l'intervento del mondo bancario è stato spinto dalle necessità di evitare che un istituto, anche piccolo, si trovi in difficoltà e possa innescare un effetto domino su altre banche.

La soluzione alla quale si lavora, e che potrebbe vedere luce anche la prossima settimana (martedì scorso ci sarebbe stato un incontro decisivo), prevede l'impegno di ogni istituto che ha collocato polizze a mettere disposizione linee di credito per coprire riscatti; l'entità dovrebbe essere calibrata in proporzione alle capacità di assorbire l'impatto. il resto arriverebbe dagli altri istituti. Complessivamente le linee di credito dovrebbero ammontare a 5,9 miliardi, pari al valore delle polizze ramo Primo collocate dalle banche, che corrispondono al 70% dell'ammontare complessivo dei prodotti ramo Primo di Eurovita. I 3 miliardi residui sono stati collocati dalla rete degli agenti e quindi sono garantiti dalle compagnie assicurative.

I riscatti sono sospesi da 6 mesi e l'aspettativa tra gli istituti è che il blocco possa essere prorogato fino a fine settembre, per dare il tempo di costituire la newco in cui trasferire gli asset di Eurovita. L'impressione è che a settembre possa esserci una richiesta sostenuta di riscatti, per circa il 20-30 % del valore totale delle polizze (quindi fino a 2,7 miliardi). Ma anche se fosse superiore, il sistema sarebbe ampiamente in grado di reggere l'impatto. La percentuale attesa è più elevata del livello medio dei riscatti subito dalle compagnie sane (pari al 5%), in una fase di rialzo repentino dei tassi di interesse che porta i risparmiatori a cercare forme di investimento più redditizie.

Le compagnie assicurative, si legge sempre sul quotidiano di Confindustria, darebbero alle banche, come garanzia, i titoli di Stato che sono sottostanti alle polizze, a fronte di finanziamenti di durata di 8 anni. Quei titoli, in questa fase di rialzo dei tassi, incorporano minusvalenze che però potranno essere recuperate in seguito; i titoli potranno essere sostituiti con altri alla scadenza. Le compagnie potranno venderli quando recuperano il valore oppure alla scadenza dei prestiti. L'aspetto importante, sul quale sono in corso ancora contatti e ritocchi, riguarda la ripartizione dei costi di questa operazione tra tutti i soggetti die vi prenderanno parte. Compagnie e banche si stanno scambiando term sheet e l'aspettativa è che si possa chiudere nei prossimi giorni.

E comunque fare in modo che a fine giugno, quando fosse annunciata la proroga del blocco dei riscatti, una soluzione possa essere annunciata al mercato e ai risparmiatori. In un momento successivo le 5 compagnie procederanno allo spezzatino del portafoglio di Eurovita.

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