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Eurovita, il salvataggio è più vicino

6/9/2023 | Redazione Advisor

Intanto l’amministratore straordinario Santoliquido ha ribadito alle associazioni dei consumatori che in nessuna delle ipotesi di chiusura della vicenda, anche la peggiore, è prevista una perdita significativa per i sottoscrittori delle polizze


Il nodo Eurovita sta per sciogliersi (leggi tutte le news). Come si legge su Il Sole 24 Ore, ieri, presso il ministero dell’Economia e delle Finanze, con alcuni dei protagonisti collegati anche via video, si è tenuto un maxi vertice tra le prime linee dei gruppi assicurativi coinvolti (Generali, Intesa Vita, Poste, Unipol e Allianz), le banche distributrici (tra le quali Credem, Sparkasse e Fineco e Fideuram) e i tecnici del dicastero per trovare una quadra sul complesso dossier del salvataggio della compagnia. L’esito del summit sarebbe stato positivo.

Intanto su adiconsum.it vengono riportate le dichiarazioni dell’amministratore straordinario di Eurovita, Alessandro Santoliquido, durante l’incontro del 7 giugno con Adiconsum e le altre Associazioni Consumatori del CNCU (Consiglio nazionale Consumatori e Utenti). L’amministratore straordinario ha ribadito che in nessuna delle ipotesi di chiusura della vicenda, anche la peggiore, è prevista una perdita significativa per i sottoscrittori delle polizze, avendo rilevato una buona qualità degli attivi, caratterizzati da investimenti in titoli di stato (italiani ed esteri) con alto rating in termini di merito creditizio.

Entro la fine del mese di giugno, comunque, sarà richiesta ad IVASS la proroga di almeno un altro mese dell’attuale blocco dei riscatti per motivi “tecnici”, legati alla predisposizione delle procedure di ristoro; poi necessiteranno altri 2/3 mesi per darne concreta attuazione, arrivando di fatto a fine settembre.

L’aspetto rilevante dell’incontro riguarda l’ipotesi di soluzione prospettata, ossia che le 5 compagnie più importanti del sistema assicurativo (IntesaVita, PosteVita, Generali, Unipol, Allianz), intervengano per ricapitalizzare Eurovita e procedere, in una seconda fase, al riparto del patrimonio (con esclusione delle UNIT LINKED). Altro impegno importante assunto dall’Amministratore straordinario riguarda la richiesta a IVASS, della deroga al blocco dei riscatti per i risparmiatori delle zone alluvionate, nel caso volessero valorizzare quanto investito. Inoltre, per tutti coloro che hanno in essere il pagamento dei premi ricorrenti, viene data la possibilità di sospendere il pagamento senza oneri e penalità, riprendendo i versamenti in un altro momento. In caso invece di polizza temporanea caso morte, siccome la compagnia interviene in caso di sinistro, il cliente dovrà continuare a pagare il premio.

Altro aspetto fortemente ribadito al commissario è che, subentrando nei contratti assicurativi compagnie primarie, si pongano le basi affinché da subito i risparmiatori vengano adeguatamente informati sulla propria posizione, sull’opportunità o meno di procedere ad eventuali riscatti, andando incontro a pressoché certe minusvalenze rivenienti dai continui incrementi dei tassi da parte della BCE. Adiconsum ha posto l’improrogabile necessità di ottenere garanzie sulle prestazioni agli assicurati, di capire come garantire ai sottoscrittori di unit linked l’operatività della piattaforma di Eurovita, di conoscere il dettaglio e la composizione delle gestioni separate, di concretizzare le diverse manifestazioni di interesse, mettendo definitivamente in sicurezza i 350 mila risparmiatori che hanno sottoscritto le polizze della compagnia. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, abbiamo ribadito che nel momento in cui il cliente dovesse decidere di chiedere il riscatto della polizza, essendoci anche diverse banche che hanno distribuito i prodotti Eurovita, le stesse possano trovare una soluzione.

L’operazione, si legge sempre su adiconsum.it, potrebbe convenire anche alle banche coinvolte per rinnovare il legame fiduciario con la propria clientela. Bisognerà però trovare una soluzione specifica che consenta al risparmiatore di riscattare senza far emergere le minusvalenze latenti maturate nelle gestioni separate. Inoltre, le banche potrebbero anche decidere di concedere, al risparmiatore che lo richiedesse, un finanziamento con la polizza a garanzia di quanto erogato.

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