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7/24/2012
Aspettano. Ecco quello che fanno o sono costretti a fare gli investitori in questo periodo storico di "apparente calma". Le obbligazioni presentano dei rischi troppo elevati e i risparmiatori, certo, sono sempre più dalla parte della "fuga dal rischio". Il viewpoint settimanale di Jim O’Neill e, in particolare, la ricerca “Seeking Return in an Adverse Environment” realizzata da GSAM sulla base di un sondaggio che ha coinvolto 150 delle più grandi società di assicurazioni al mondo, mette in luce le preoccupazioni globali che tendono ormai a dominare le menti occidentali.
Dal sondaggio emerge che il 75% dei campionati, tra le società di assicurazioni, sta pianificando di mantenere o ridurre la componente di rischio nel portafoglio. Solo il 25% si dice favorevole ad incrementare il valore di rischio all'interno del proprio portafoglio oscillando e variando dal real estate ai mercati emergenti. Interessante notare che nelle risposte non siano nominate le azioni quotate. Secondo O’Neill il mercato azionario sarà in grado di sorprendere positivamente gli investitori in futuro. Mentre l'intero contesto mondiale va in direzione opposta, con l'incertezza sulle tasse a livello federale e sulle politiche di spesa, legate al fiscal cliff (ill taglio delle agevolazioni fiscali). Pesano anche le cadute della Cina sull'outlook economico a breve termine ed incentivano la possibilità di recessione.
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