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6/13/2012
Il board dovrebbe consentire ai propri azionisti di fare la scelta più appropriata e non travolgerli. E' lapidario il giudizio sulla fusione tra Unipol e FonSai apparso oggi sul Wall Street Journal nella rubrica Heard on the Street. Secondo il quotidiano finanziario americano, il matrimonio tra le due compagnie (una fusione tra Unipol, FonSai, Premafin e Milano Assicurazioni), che darebbe vita al secondo player in Italia per premi dopo Generali, rischia di essere un pessimo affare.
Almeno per gli azionisti di minoranza a cui verrebbe lasciato un magro 27,45% della nuova entità qualora non partecipassero all'aumento di capitale. Per loro, aggiunge il quotidiano americano, sarebbe più conveniente l'offerta di Sator e Palladio, proposta rimasta in secondo piano nella riunione del board di FonSai. Gli unici a guadagnarci dalla fusione, conclude il quotidiano, sono alla fine le banche (Mediobanca e UniCredit), che soffrirebbero una ristrutturazione limitata del debito, e Unipol che vedrebbe irrobustirsi il proprio capitale.
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