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6/17/2024 | Daniele Barzaghi
Il ministero dell'Economia e delle Finanze potrebbe vendere un'ulteriore determinante tranche del 10% di MPS a partire dal prossimo 2 luglio, allo scadere dei tre mesi annunciati in occasione dell'ultima dismissione (del 12,5%) ad aprile.
In questo momento il titolo non è ai massimi del valore (5,29 euro toccati il 17 maggio) ma è pur vero che quota a un multiplo del 60% del patrimonio tangibile. E che, come di recente segnalato da Deutsche Bank, è intorno a livello 60% che sono avvenute tutte le recenti acquisizioni.
Nodo centrale per il futuro di quella che resta la quinta banca italiana (in foto l'a.d. Luigi Lovaglio) sembra essere la bancassicurazione, ambito strategico per tutti i grandi istituti: fra tre anni dovrebbe scadere lo storico accordo con la seconda assicurazione europea per dimensioni, la francese Axa, e potrebbe avere un senso industriale un matrimonio con un primario soggetto nazionale. E se Generali, per vari motivi, non è mai entrata nella partita il nome più citato è quello di Unipol, controllante anche il gruppo bancario Bper.
Resta naturalmente da capire quanto peserà l'elemento industriale ed economico e quanto il colore politico da parte del Governo di Giorgia Meloni.
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