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MPS, nel piano industriale 390 nuovi CF per Banca Widiba

8/8/2024 | Daniele Barzaghi

La banca-rete del gruppo dovrebbe raggiungere i 18 miliardi di asset (+62% in quattro anni), di cui il 58% in risparmio gestito.


Il nuovo piano industriale 2024-28 di Banca Monte dei Paschi di Siena, presentato ieri sotto lo slogan “Una banca commerciale chiara e semplice, incentrata sui clienti, che combina tecnologia e tocco umano”, contiene diversi elementi interessanti per chi si occupa di risparmio gestito e in particolare, ovviamente, per chi fa parte della banca-rete del gruppo, Banca Widiba, che si punta a irrobustire.

Il piano preparato dall’a.d. Luigi Lovaglio si articola attorno a cinque pilastri cardine: un’evoluzione della proposta di prodotti e servizi “fee-based”;  nuovi modelli di servizio per attività ad alto valore aggiunto; il potenziamento dell’offerta dei prodotti di finanziamento per le famiglie e sviluppo di nuove verticali per le piccole e medie imprese; il  rinnovamento e ottimizzazione della piattaforma; e un approccio “zero-based” alla gestione del rischio.

I primi due elementi sembrano quelli più caratterizzanti.

L’evoluzione della proposta di prodotti e servizi “fee-based” si tradurrà nello sviluppo dell’offerta di wealth management (introducendo servizi di consulenza altamente personalizzati fee-only, e ampliando le funzionalità della piattaforma Athena a supporto dei relationship manager), in una profonda innovazione dell’offerta di protezione assicurativa, nel rafforzamento dei prodotti fee-based per i clienti Business e, di più immediata verifica, nel potenziamento della rete di Banca Widiba.

Per la banca rete del gruppo si parla di 390 nuovi professionisti (“principalmente con portafogli di taglia media, senza trascurare gli affidatari di grandi patrimoni” si specifica esplicitamente nel piano) da inserire nella rete capitanata da Nicola Viscanti (in foto), raggiungendo nel 2028 una struttura di circa 820 unità, attraverso iniziative mirate di reclutamento, focalizzate sulle aree territoriali a maggiore priorità strategica.

La banca-rete guidata da Marco Marazia dovrebbe raggiungere così i 18 miliardi di asset (+62% in quattro anni), di cui il 58% in risparmio gestito.

I “nuovi modelli di servizio per attività ad alto valore aggiunto” indicati – formula di per sé un po’ vaga – significano più concretamente l’introduzione di un nuovo segmento di clientela “Upper Affluent”, tramite l’allocazione di consulenti finanziari totalmente dedicati, l’attivazione di un nuovo “Wealth Management Center & Advisory” per migliorare l’analisi del rischio e dei portafogli, e l’evoluzione della proposta omnicanale (trasformando il canale digitale nello strumento principale per effettuare transazioni bancarie quotidiane e dedicando la rete di filiali alle esigenze più complesse dei clienti).

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