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11/7/2024 | Daniele Barzaghi
I regolatori antitrust dell'UE stanno indagando se le commissioni imposte da Visa e Mastercard abbiano un impatto negativo su rivenditori e fornitori di servizi di pagamento.
Da anni Visa e Mastercard dominano il mercato delle carte di pagamento, portando utenti e banche collegate a lamentarsi delle cosiddette “commissioni di schema” imposte dalle due società e della scarsa trasparenza su tali addebiti.
La Commissione, che vigila sulle norme di concorrenza nell'UE, ha ora inviato dei questionari per fare chiarezza: si chiede ad esempio se il numero di commissioni nell’EEA (UE più Islanda, Liechtenstein e Norvegia) e "l'introduzione continua di nuove commissioni e la cancellazione di commissioni esistenti" abbiano avuto un impatto negativo sulle attività dei rivenditori tra il 2016 e il 2023, o se i fornitori di servizi di pagamento siano consultati sull'introduzione e l'eliminazione di commissioni o sugli aumenti tariffari.
I regolatori dell’UE vogliono sapere se i rivenditori e i fornitori di servizi di pagamento possano negoziare commissioni di schema, di elaborazione e di innovazione con Visa e Mastercard e se tali trattative siano condizionate dall’accettazione di prodotti specifici da parte di queste società.
EuroCommerce, un gruppo di lobby che rappresenta aziende come Amazon, Carrefour, H&M, IKEA, Metro e REWE Group, ha in questo senso dichiarato che gli aumenti delle commissioni di schema e le nuove commissioni di schema hanno praticamente annullato la riduzione delle commissioni sulle carte dopo il Regolamento UE sulle commissioni di interscambio del 2015. Il gruppo stima che nel 2022 il costo per l'economia dell'UE sia stato di circa 1,5 miliardi di euro all'anno.
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