Tempo di lettura: 1min
2/11/2011 | Federico Leardini
STRETTA SULLA GOLDEN SHARE - Riparte e si inasprisce la vertenza Roma - Bruxxelles sulla golden share, dopo oltre un anno in cui era rimasta dormiente.
Salvo sorprese la Commissione europea mercoledì prossimo invierà all'Italia un "parere motivato", secondo scalino di una procedura che, se dovesse non trovare risposte soddisfacenti per le autorità brussellesi potrebbe approdare a un deferimento del nostro paese davanti all aCorte di giustizia Ue.
Nel 2009 Bruxelles aveva formalmente invitato l'Italia a mettersi in regola, modificando il decreto sulla Golden share del 2004.
Da Roma nessuna risposta.
Ora Barnier, commissario europeo al mercato interno, ha deciso di agire contro una legislazione che violerebbe i i principi della libertà di movimento dei capitali e il diritto di stabilimento.
Nel mirino i poteri di veto dello Stato in caso di acquisizioni di quote delle partecipate dal 5% in su, in caso di accordi tra azionisti che rappresentino sempre almeno il 5%.
Potere di veto anche per i casi di scissione, fusione, trasferimento all'estero, scioglimento o cambiamento di ragione sociale della società.
Ricevuta la lettera, l'Italia avrà fino a due mesi per replicare.
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie