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10/31/2011
Lo ha confermato una fonte vicina al dossier, la quale ha precisato che gli sforzi dell'istituto di credito di piazza Cordusio potrebbero essere ostacolati dal fatto che l'azionista libico e' al momento preso dalla ricostruzione del governo e delle finanze dopo la caduta del regime di Gheddafi.
"Nei giorni scorsi alcuni funzionari di Unicredit hanno avuto colloqui informali con gli investitori libici, cosi' come con altri azionisti non italiani, con l'intento di cercare un supporto per una possibile operazione di rafforzamento del capitale", ha dichiarato una fonte a conoscenza dei fatti, aggiungendo che la prima reazione da parte di questi investitori e' stata positiva.
Ma gli sforzi tesi ad ottenere un appoggio dalla Libia cozzano contro l'instabilita' politica che colpisce attualmente il Paese nordafricano. La banca centrale libica e la Libyan Investment Authority controllano insieme circa il 7,6% di Unicredit. Ma gli investimenti sono congelati da maggio, quando l'Italia ha applicato le sanzioni dell'Onu contro il regime di Gheddafi.
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