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2/1/2011 | Federico Leardini
BRENT RECORD - La crisi politica egiziana spinge il petrolio oltre i 100$ al barile
Nella notte il Brent ha toccato i 101,01 $ al barile, record dall'ottobre 2008.
A spiegare l'impennata dei prezzi contribuiscono anche fattori speculativi: oltre i 100$ al barile, spiegano i trader, scattano ordini di acquisto automatici a raffica.
Sul mercato fisico per il momento nulla è cambiato.
Sebbene alcune compagnie occidentali abbiano iniziato le operazioni di rimpatrio per alcuni dipendenti, le attività estrattive nella zona proseguono regolarmente.
EFFETTO DOMINO - Il timore è che si possa generare un effetto domino, che dall'Egitto vedrebbe le tensioni politiche allargarsi verso i paesi del Medio Oriente.
Il Canale di Suez è uno degli snodi fondamentali del commercio marittimo mondiale.
Ogni giorno transita da qui l'8% delle rotte commerciali, e il 10% delle navi trasporta petrolio.
L'Egitto è anche tra i dieci maggiori produttori mondiali di gas naturale liquefatto.
L'Opec, l'associazione dei paesi estrattori di greggio, ha già fatto sapere di essere pronta a intervenire, qualora la situazione dovesse degenerare, per garantire un calmiere ai prezzi.
Più volte negli scorsi mesi i vertici dell'associazione hanno affermato di ritenere attorno ai 70 - 80 $ il prezzo ottimale del petrolio.
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