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Bankitalia, oggi la nomina

10/20/2011

Dopo un lungo tira e molla siamo arrivati alla nomina del nuovo governatore di Bankitalia. Comunque vada ci saranno delusi


)--"La nomina del nuovo Governatore della Banca d'Italia non solo non e' stata sottratta a un vergognoso gioco di veti incrociati della politica italiana, ma rischia di concludersi con l'indicazione di un candidato agevolata da un ultimatum del presidente francese. Questo senza nulla togliere alle qualita' indiscusse di Lorenzo Bini Smaghi, membro della Bce che - secondo gli accordi italo-francesi - avrebbe dovuto dimettersi dall'incarico prima dell'arrivo di Draghi a Francoforte. Ma non lo ha fatto, eccependo fondate ragioni legate alla indipendenza dell'organismo".

E' quanto scrive oggi in prima pagina nel suo editoriale il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, parlando della Banca d'Italia.

"Ô lecito chiedersi se, senza il diktat di un irascibile Sarkozy, l'esito sarebbe lo stesso. Certo, l'Eliseo non accetta l'idea di avere dal primo novembre un consiglio con due italiani e nessun francese. Ma qualcuno forse potrebbe far notare a Sarkozy che tra l'uscita di Noyer dalla Bce nel giugno del 2002, destinato alla Banque de France, e l'arrivo di Trichet alla presidenza, trascorse un anno e mezzo. Il presidente della Repubblica ha seguito questa procedura di nomina con attenzione e preoccupazione. Nei limiti del suo ruolo. Se il premier non si fosse baloccato fra spinte diverse - Tremonti che voleva a tutti i costi il suo direttore generale Grilli, le sollecitazioni per una scelta interna, Saccomanni -, non avremmo assistito a una sguaiata lite su un ruolo cosi' delicato, in cui tutti i politici si sono sentiti autorizzati a dire la loro mentre a Bruxelles, dove si decidevano i destini dell'euro, eravamo semplicemente assenti. Bossi e' arrivato addirittura a indicare Grilli solo perche' milanese. Fonti del governo sostengono che la scelta cadrebbe su Bini Smaghi anche per l'impossibilita' di trovargli una collocazione di pari dignita'", prosegue De Bortoli.

"Il timore e' anche quello di una serie di dimissioni (da Saccomanni a Visco) da via Nazionale, gesto estremo, sconsigliabile a funzionari dello Stato, che farebbe precipitare la farsa della nomina del nuovo Governatore della Banca d'Italia in un dramma istituzionale di difficile ricomposizione", conclude.

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