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Usa, stop al piano sul lavoro

10/12/2011

Inizia e si ferma subito il percorso legislativo del piano sul lavoro proposto da Obama


Inizia e si ferma subito il percorso legislativo del piano sul lavoro proposto da Obama. Il Senato ha votato no durante il voto procedurale che doveva avviare la discussione sul progetto da 447 miliardi di dollari. Erano necessari 40 voti per bloccare la discussione, meno di quanti sono i senatori repubblicani, ma sui contenuti del piano si erano opposti anche alcuni democratici.

Questo no ha un importante valore politico: sottolinea infatti come il congresso statunitense sia spaccato fra repubblicani e democratici, e che l'opposizione alla Casa Bianca rischia di trascinarsi come arma politica fino al voto presidenziale del novembre 2012.

Il presidente Obama non si arrende: "Questo voto non rappresenta la fine della lotta. Ora lavoreremo per far si che le proposte individuali su questa legge ottengano un voto il prima possibile". Obama aveva anche fatto sapere che se la legge fosse stata bloccata, ne avrebbe spacchettato i singoli provvedimenti per ripresentarli.

Ma lo stop rischia di avere importanti ripercussioni sull'economia Usa e quindi sulla crisi economica mondiale. Timothy Geithner, segretario al Tesoro, ha infatti commentato il voto con parole molto dure rivolte al Great Old Party: "Se il Congresso non agisce, la crescita sarà più lenta e più persone saranno senza lavoro. E se non agisce è perché i repubblicani non vogliono fare nulla per aiutare l'economia".

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