Tempo di lettura: 1min

Draghi, le nuove sfide della Bce

10/10/2011

A Draghi, terzo presidente della Bce, che dal prossimo 1° novembre prenderà il timone dell'Eurotower, Trichet lascia in eredità la gestione di un mare agitato


«Mario Draghi non ha bisogno di consigli: sa meglio di chiunque altro come lavoriamo. Ha preso tutte le decisioni insieme a noi ed è completamente dedito a perseguire il nostro mandato primario», cioè la stabilità dei prezzi nella zona euro. Con queste parole un commosso Jean-Claude Trichet ha siglato giovedì scorso il testamento di fine mandato nell'ultima conferenza stampa da presidente della Banca centrale europea. Un addio pronunciato – ironia della sorte – proprio nella sede della Bundesbank a Berlino – ospite dei banchieri tedeschi che sono stati i più ostili durante il suo mandato.

A Draghi, terzo presidente della Bce, che dal prossimo 1° novembre prenderà il timone dell'Eurotower, Trichet lascia in eredità la gestione di un mare agitato, «con tempeste e uragani», che si sono susseguiti negli ultimi quattro anni e non si sono ancora placati: economia dell'area euro dal passo «molto moderato», con numerose nubi all'orizzonte; inflazione sopra la soglia del 2% nei prossimi mesi; «alta» incertezza sui mercati; governi che «dovranno essere inflessibili» nelle politiche di bilancio. Uno scenario a tinte fosche, ben più cupo di quello che avevano ereditato i suoi predecessori.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?