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10/7/2011
La Banca centrale europea continua a insistere «molto sulle riforme strutturali» e sulla necessità di «alzare la crescita potenziale». Lo ha detto il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, commentando la lettera inviata al governo italiano nel corso di una conferenza stampa tenuta al termine del Direttivo in trasferta a Berlino. Trichet ha definito un «work in progress» («lavori in corso») l'adesione dell'Italia alle richieste scritte inviate a Roma.
IL RUOLO DELLA BCE - «Noi individuiamo cose che sono importanti, non negoziamo» con i governi, ha spiegato Trichet, «poi inviamo messaggi come Eurosistema e guardiamo a quello che è stato deciso». Nello specifico dell'Italia e delle misure suggerite nella lettera al premier Silvio Berlusconi firmata insieme con Mario Draghi, Trichet ha ribadito che «vi sono alcune decisioni che sono state prese, altre che hanno rappresentato una sfida e poi finalmente sono state implementate».
DRAGHI? NON HA BISOGNO DI CONSIGLI - Il governatore Mario Draghi che dal primo novembre assumerà la presidenza della Bce, «sa meglio di chiunque altro come funziona il Consiglio direttivo, non ha bisogno di consigli» ha osservato ancora Trichet . «Come tutti noi, Draghi è totalmente dedito al nostro mandato principale», la stabilità dei prezzi.
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