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10/6/2011
«La Commissione europea mantiene il suo giudizio sull'Italia» anche dopo il declassamento di tre livelli da parte di Moody's dei titoli di Stato italiani. «L'Italia ha preso seri impegni di consolidamento fiscale che vanno nella giusta direzione, e che le permettono di arrivare al pareggio di bilancio nel 2013», ha detto Amadeu Altafaj, portavoce del commissario europeo agli Affari economici, Olli Rehn, interpellato sul declassamento annunciato martedì sera dall'agenzia di rating.
«GIUSTA DIREZIONE» - «La nostra reazione è la stessa di poche settimane fa, quando era stata Standard & Poor's ad annunciare un downgrade», ha proseguito Altafaj. «L'Italia si è impegnata su programma serio di risanamento dei conti pubblici, i pacchetti di misure adottati a luglio e a settembre vanno in quella direzione e consentiranno al Paese di centrare gli obiettivi. Queste sono le nostre valutazioni e le manteniamo dopo Moody's».
MARCEGAGLIA - Emma Marcegaglia, dal canto suo ha voluto sottolineare come il downgrade di tre livelli, «anche se dice che c'è la solidità del debito pubblico, è legato ad una politica economica incerta e a una situazione politica complessiva incerta». La leader di Confindustria ha inoltre aggiunto che con il nuovo declassamento «sale la preoccupazione delle imprese per un possibile restringimento del credito». «Tutto il Paese deve fare uno sforzo comune con serietà evitando demagogie e divisioni», è la convinzione delal numero uno degli industriali. «Critichiamo il governo - ha aggiunto - non perché non ci piace ma perché sentiamo che cresce la preoccupazione nel nostro mondo e tra gli italiani».
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