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10/3/2011
La crisi di Eurolandia rappresenta una minaccia per la Gran Bretagna e per il mondo intero. Per questo i leader europei "devono rimboccarsi le maniche e far funzionare il mercato unico". Lo ha affermato il premier britannico, David Cameron alla Bbc nel giorno in cui si è aperta la conferenza annuale del partito conservatore.
La Gran Bretagna, ha chiarito Cameron prendendo le distanze da alcuni degli esponenti più conservatori della coalizione di governo, rimarrà comunque nell'Unione. Ma rischia, ha detto Cameron, di venire trascinata nella crisi dal momento che l'Europa è il suo maggiore mercato. "Bisogna agire nelle prossime settimane per rafforzare le banche europee, per solidificare le difese della zona Euro e affrontare i problemi di debito". I leader europei, ha aggiunto, "devono farlo subito precedendo i mercati".
Il partito conservatore, che ha aperto oggi a Manchester il suo congresso annuale, continua a lamentare la scarsa crescita economica in Gran Bretagna laddove l'opposizione e i sindacati attribuiscono la debolezza ai tagli alla spesa pubblica che potrebbero portare alla perdita nel paese di 300mila posti di lavoro.
Nell'ottica di attutire l'impatto della crisi, David Cameron ha delineato un nuovo piano per incoraggiare gli inquilini delle case popolari all'acquisto delle abitazioni in cui vivono. Al programma, inaugurato da Margaret Thatcher negli anni 80, il premier britannico aggiungerà degli sconti per ovviare alle facilmente immaginibili difficoltà sul
fronte dei mutui, mentre le autorità locali si impegneranno a costruire un nuovo appartamento per ogni abitazione venduta, in modo da stimolare l'economia.
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