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9/29/2011
Alla Banca Popolare di Milano va in onda la grande spartizione. Sotto la regia occulta dell'associazione Amici della Bpm che insieme al finanziere Andrea Bonomi e al direttore generale Enzo Chiesa ha letteralmente lottizzato il futuro consiglio di sorveglianza e, a cascata, anche il futuro consiglio di gestione. Il tutto con il commendevole silenzio-assenso di Mediobanca.
Ma le reazioni all'ennesimo colpo di mano non si sono fatte attendere. I sindacati nazionali della Fabi e della Fiba-Cisl hanno sostanzialmente commissariato i loro rappresentanti all'interno della banca sconfessando il contenuto dell'accordo segreto sulle carriere interne firmato nel giugno 2010 e pubblicato integralmente da Repubblica.it. "La Fiba sconfessa l'accordo e comunica quindi di aver accettato le dimissioni del segretario responsabile Franco Filettini e dell'intera segreteria, aggiungendo che procederà, in tempi brucianti, al ricambio del gruppo dirigente in coerenza con i valori della Cisl di rappresentanza e di tutela solidale dei lavoratori".
La mossa dei sindacati nazionali avrà dei riflessi importanti sulla modifica della governance approvata ieri sera dal cda e inviata oggi a Banca d'Italia. Riferendosi alla spartizione dei posti al vertice della Bpm la segreteria nazionale della Fabi ha precisato che "ogni eventuale futura iniziativa che i singoli dirigenti sindacali in Bpm prenderanno, essa non rappresenterà in alcun modo la posizione dell'organizzazione, posizione che la
Fabi si riserverà di assumere esclusivamente nel prossimo Comitato direttivo centrale". Inoltre i sindacati nazionali hanno intenzione di chiedere a breve alla Bpm di avviare le procedure di licenziamento immediato dei propri dirigenti per comportamento illecito.
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