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9/28/2011
La situazione del debito pubblico italiano, la crescita estremamente modesta del prodotto interno che caratterizza l'economia da oltre un ventennio e i vincoli derivanti dall'adozione dell'euro a partire dal 2001 richiamano alla memoria il periodo in cui si dovette recuperare il rapporto di cambio tra lira e sterlina esistente nel 1919, la cosiddetta Quota Novanta, al fine di riconquistare credibilita' sui mercati finanziari internazionali, con l'adozione di politiche fortemente restrittive sulle dinamiche dei redditi interni.
Nel 1926, scrive MF, il cambio tra lira e sterlina era arrivato a 153 e i mercati finanziari iniziarono a dubitare fortemente della capacita' dell'Italia di onorare gli impegni: i capitali stranieri investiti in Italia avevano cominciato a ritirarsi precipitosamente. La crisi del 2008 ha colto l'Italia dopo oltre un quindicennio di restrizioni sul bilancio pubblico, finalizzate alla creazione del risparmio primario necessario per diminuire il rapporto debito/pil. Un'economia che, per questo intero periodo, ha destinato una quota rilevante del gettito tributario al servizio e alla riduzione del debito che era giunto al 126% del pil e che e' stato ricondotto al 103% nel 2007. In soli tre anni, dopo la crisi, il debito pubblico e' tornato nuovamente al 120% del pil. Il parallelismo tra le vicende italiane, europee e americane, politiche e finanziarie, che si snodarono dopo la conclusione del Trattato di Versailles nel 1919, con l'imposizione alla Germania dell'intero onere del pagamento delle riparazioni belliche, prosegue: la crisi americana del '29 approdo' in un contesto politico e finanziario europeo che era stato solo all'apparenza stabilizzato da quel Trattato.
Le potenze vincitrici, Gran Bretagna, Francia e Italia, erano creditrici nette verso la Germania per la riparazione dei danni di guerra ma erano a loro volta debitrici nette verso le istituzioni finanziarie americane, che ne avevano sostenuto lo sforzo bellico. Non ripagavano i propri debiti verso le istituzioni finanziarie americane perche' contavano sul pagamento da parte tedesca: le loro partite debitorie sarebbero state saldate con il pagamento delle riparazioni da parte della Germania.
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