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9/26/2011
Ancora qualche giorno fa il segretario al Tesoro americano Tim Geithner ha criticato l'idea di introdurre una nuova tassa sulle transazioni finanziarie. L'ipotesi divide l'Unione e anche la zona euro. Ciononostante la Commissione Europea sta lavorando alacremente a un progetto che dovrebbe essere presentato a breve termine.
A metà settembre il presidente dell'esecutivo comunitario José Manuel Barroso ha avvertito che la presentazione potrebbe giungere «molto presto», forse già la settimana prossima. A Bruxelles circola una bozza di direttiva da cui emergono le prime linee guida, anche se mancano dettagli sulle aliquote che potrebbero essere applicate.
L'obiettivo delle autorità comunitarie è quello «di assicurare che le istituzioni finanziarie contribuiscano in modo giusto ai costi della recente crisi»; di «creare disincentivi appropriati contro le transazioni eccessivamente rischiose» e infine di «evitare una frammentazione del mercato interno», tenuto conto del numero crescente di tasse nazionali.
Il progetto di direttiva adotta una definizione piuttosto estensiva delle istituzioni finanziarie chiamate a versare l'imposta: basta che la banca in questione abbia in qualche modo una sede o una filiale nell'Unione. Una delle possibilità allo studio è quella di applicare una tassa dello 0,1% sulle transazioni di obbligazioni e azioni.
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