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9/26/2011
Una "risposta forte e coordinata per affrontare le nuove sfide dell'economia mondiale". E' l'impegno che assumono i ministri delle finanze e i governatori della banche centrali del G20, assicurando che "prenderanno tutte le misure necessarie per preservare la stabilità del sistema bancaria e dei mercati finanziari". Un impegno anche per la crescita economica, che va sostenuta così come va contenuta la crisi europea del debito: "I Paesi dell'area euro - si legge nel comunicato del G20 diffuso al termine della cena dei ministri e dei governatori a margine dei lavori del Fondo Monetario Internazionale - stanno attuando le decisioni prese il 21 luglio 2011 e adotteranno le azioni necessarie per aumentare la flessibilità dell'Efsf e massimizzare il suo impatto per gestire il contagio entro al prossima riunione", in programma alla metà di ottobre a Parigi.
Di più. Allo studio dell'Ue c'è l'accelerazione del via al fondo salva-Stati che nei piani preparati a luglio sarebbe dovuto partire nell'estate del 2013. Insomma dopo la sonora bocciatura arrivata dai mercati, i governi del Vecchio Continente provano a dare un segnale tangibile della loro volontà, e capacità, di contrastare la crisi. L'appuntamento è fissato per la prossima settimana quando si incontreranno i tecnici per valutare i costi e vantaggi di anticipare di almeno un anno il via all'European stability mechanism.
Le difficoltà in Europa, con lo spettro del default della Grecia, e la paura di una nuova recessione hanno affondato le borse nelle ultime sedute, con il Dow Jones che ha archiviato la peggiore due giorni dal 2008. Spingendo l'eurozona ad aumentare gli sforzi per contrastare la crisi. "La pazienza della comunità internazionale sta finendo" ha detto il ministro inglese della finanze George Osborne.
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