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Barroso, manovra è un passo avanti

9/14/2011

Barroso promuove la manovra italiana «Ma l'applicazione sia rapida e rigorosa»


«Concepite per mettere l'Italia nelle condizioni di raggiungere l'obiettivo» del pareggio di bilancio nel 2013. Un «buon passo per rimuovere gli ostacoli strutturali» che hanno finora limitato la crescita. Josè Manuel Barroso - presidente della Commissone europea - promuove le misure economiche che gli sono state personalmente illustrate martedì pomeriggio dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il premier italiano vede Barroso a Strasburgo. Commentando subito dopo: «È stato un incontro molto costruttivo, con soddisfazione massima da parte di tutti». Parlando ai giornalisti Berlusconi fornisce anche rassicurazioni sulla situazione dell'Italia: «È un paese che ha condizioni economiche forti e non ha problemi a sostenere il suo debito pubblico». Quindi, espone l'idea che «la crisi può essere un'occasione per «modernizzare gli strumenti costituzionali nei singoli stati e per l'Europa». Facendo l'esempio dell'Italia. «Abbiamo vincoli enormi - dice Berlusconi - il presidente del Consiglio non può decidere nulla, 18 mesi medi per passare una legge in Parlamento, una corte costituzionale che con 15 persone può cassare leggi discusse e approvate da mille deputati e senatori».

LA RACCOMANDAZIONE DI BARROSO - Dopo aver evidenziato che l'impegno del governo italiano di arrivare al pareggio di bilancio nel 2013 è un segnale di «determinazione e ambizione importante», Barroso sottolinea comunque in una nota che è «assolutamente essenziale» una «rapida, effettiva e rigorosa» applicazione delle ultime misure decise e dell'intera manovra. Un passaggio, di «fondamentale importanza per assicurare la fiducia in Italia e nell'Eurozona».

L'UE: NESSUNA MISURA AGGIUNTIVA - Già in mattinata, erano giunti dall'Unione europea buoni segnali. «La Commissione Ue non ha chiesto alcuna manovra o misura aggiuntiva all'Italia, che in questo momento sta già lavorando per approvare un pacchetto ambizioso che ha come obiettivo raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013» aveva detto Amadeu Altafaj Tardio, il portavoce del commissario Ue agli Affari economici Olli Rehn, precisando come alcuni titoli letti sulla stampa italiana non corrispondevano a ciò che l'Europa ha chiesto all'Italia

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