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Ue, Italia preparati alla manovra bis

9/13/2011

L'Italia deve essere pronta a prendere «misure aggiuntive qualora le entrate derivanti dal fisco siano minori di quanto previsto»


L'allarme sullo stato di salute dei conti pubblici italiani arriva non solo dalla crescita dello spread tra Btp e Bund o dalla necessità di aumentare i rendimenti dei Bot nell'ultima asta, ma anche dall'Europa. L'Italia deve essere pronta a prendere «misure aggiuntive qualora le entrate derivanti dal fisco siano minori di quanto previsto e se vi fossero difficoltà a tagliare la spesa come stabilito»: è quanto rileva il rapporto 2011 della Commissione Ue sullo stato delle finanze pubbliche dell'Unione.

 

CONSOLIDARE LE FINANZE - «Gli Stati membri sotto la pressione dei mercati devono continuare a lavorare sui loro obiettivi di consolidamento delle finanze e, se necessario, prendere ulteriori misure» sottolinea ancora il rapporto. Per difendersi dalla speculazione e affrontare le tensioni dei mercati, i paesi coinvolti «devono continuare a puntare al raggiungimento degli obiettivi di consolidamento di bilancio e a decidere misure aggiuntive se necessarie» ha commentato il Commissario Ue agli Affari economici e monetari Olli Rehn. La Commissione - sempre nel rapporto sulle finanze pubbliche 2011 - stima che il deficit della zona euro nel 2011 si attesti al 4,3% del Pil per scendere al 3,5% nel 2012. Nel 2012 è attesa una crescita del Pil per i paesi Ue dell'1,9%, poco variata rispetto al 2011, si legge nel rapporto. La Commissione ha chiesto a quei Paesi che possono ancora agire sulla leva fiscale di usare la spesa pubblica per sostenere la crescita.

 

TRICHET - I governatori delle banche centrali dei maggiori Paesi lanciano un messaggio a governi, politica e istituzioni di tutto il mondo affinchè «portino avanti tutte le decisioni prese in maniera rapida e totale». È quanto afferma il presidente della Bce Jean Claude Trichet al termine del Global Economy meeting di cui è presidente alla Bri. Trichet ha rinnovato l'impegno all'Europa di portare a compimento le decisioni sulle governance prese lo scorso 21 luglio. Le banche centrali di tutto il mondo sono pronte a fornire tutta la liquidità necessaria al sistema finanziario ha spiegato ancora Trichet. «È una convinzione espressa da tutti» ha affermato Trichet secondo cui gli istituti centrali «sono all'erta e pronti ad agire a seconda dell'evoluzione della situazione» e dispongono ancora «delle munizioni necessarie».

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