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Qe3, sempre più probabile

9/8/2011

Fed, aumentano le voci favorevoli al quantitative easing 3


Secondo il presidente della Fed di Chicago Charles Evans, che ha diritto di voto nel board della banca centrale Usa, sarebbe opportuno che la Fed proseguisse in modo ancora più aggressivo con la politica di quantitative leasing seguita negli ultimi due anni. Alla base della proposta dell’economista ci sono gli "allarmanti livelli di disoccupazione" che chiamerebbero "l'intervento della banca centrale a sostegno dell'economia". Il discorso di Evans si inserisce all’interno del dibattito tra chi vorrebbe una politica più espansiva e chi invece crede che spingere su questo tasto potrebbe far schizzare in alto il livello di inflazione. 
 
La Fed, a differenza della Banca Centrale Europea, ha anche l'obiettivo di perseguire la piena occupazione. "Quando la disoccupazione è pari al 9%, stiamo mancando il nostro mandato sull'occupazione di 3 punti percentuali pieni", ha precisato a questo proposito Evans, aggiungendo che una tale mancanza di lavoro è "negativa tanto quanto un'inflazione al 5% contro un target fissato al 2%".
 
Il rovescio della medaglia di una politica monetaria più espansiva per sostenere la crescita del Paese potrebbe essere appunto un incremento dell'inflazione. Ma "dato che attualmente non stiamo rispettando il nostro mandato sull'occupazione, è mia opinione che la Fed debba attuare questa politica", ha spiegato l'economista.
 
Non sarà però facile per Evans far passare la sua tesi. La Fed in questo momento si trova a un bivio: una parte del mercato reclama il suo aiuto, ma numerosi policymaker dell'organismo federale temono che una decisione in questo senso possa lasciar crescere l'inflazione a livelli inaccettabili. A questi ultimi Evans ricorda però che "i deboli tassi di crescita previsti per il Paese, associati a un alto livello di disoccupazione, manterranno l'inflazione al di sotto del 2%", aggiungendo che se una politica monetaria accomodante potrebbe far crescere l'inflazione al di sopra del suo target di lungo temine del 2%, "un'eventualità del genere non è qualcosa da guardare con orrore".

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